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Dipartimento di Fisica e Astronomia

Archivio Storico
del Dipartimento di Astronomia

Michele Rajna

(Sondrio, 28 ottobre 1854 – Teglio, 29 settembre 1920)

Si laureò in Matematica nel 1878 a Pavia, dove conobbe il Prof. Giovanni Schiaparelli che lo indirizzò allo studio dell’astronomia e a cui rimase sempre profondamente legato. Entrò subito al Regio Osservatorio Astronomico di Brera dove, nel 1882, fu nominato Terzo Astronomo, ed ottenne, nel 1890, la libera docenza in Astronomia e Geodesia presso l’Istituto Superiore di Milano. Durante questi anni, sotto la guida del Prof. Giovanni Celoria e dello Schiaparelli (Direttore dell’Osservatorio di Brera), si interessò allo studio dell’astronomia di posizione, sia teorica che pratica, con particolare riferimento alle applicazioni dell’astronomia alla geodesia. Infatti, per aver ottenuto eccellenti risultati nella determinazione della latitudine e della longitudine di alcune città italiane e di azimut assoluti, nel 1883 fu chiamato a far parte della Commissione Geodetica Italiana.

L'attività scientifica del Rajna, nei venticinque anni che trascorse all’Osservatorio di Brera, comprese anche ricerche sugli asteroidi, osservazioni dell’eclissi solare del 1901, e studi sulle “questioni cronologiche” che condussero alla formulazione del progetto della riforma oraria in Europa. Nelle sue discussioni Rajna fu un fermo oppositore dell’introduzione dell’ora legale. Nel 1897 vinse il concorso per la cattedra di Astronomia dell’Università di Palermo, ma rinunciò al trasferimento e rimase a Milano fino al 1903 quando fu nominato Ordinario di Astronomia all’Università di Bologna e Direttore di quell’Osservatorio Astronomico. Mantenne questo incarico fino alla morte, sopraggiunta il 29 settembre 1920 a Teglio, in provincia di Sondrio, dopo frequenti periodi di malattia e depressione. I suoi lavori riguardarono soprattutto l’Astronomia Geodetica, lo studio del magnetismo terrestre in correlazione con l’attività solare, ma si occupò a lungo di problemi di cronologia e fu, in generale, un attivo divulgatore. Suo merito fu quello di aver progettato il trasferimento dell’Osservatorio di Bologna dalla torre del palazzo dell’Università, ad un moderno Osservatorio in una sede più idonea (Villa Aldini sulle colline bolognesi): comprese e sostenne, infatti, l’importanza di portare la ricerca e l’insegnamento astronomico bolognese a livello degli altri centri nazionali ed internazionali con cui intrattenne un intenso scambio epistolare. L’idea venne poi abbandonata, sia per le difficoltà finanziarie, sia per la considerazione che la rapida espansione della città avrebbe ben presto raggiunto il colle: pur fallendo nell’intento, tuttavia, il Rajna pose le basi per la successiva realizzazione della succursale di Loiano della Specola bolognese.